Se si può, si deve?

[Andrew Clemence]

Rispetto il tuo punto di vista, ad un patto: che sia un tuo punto di vista e non, come sinceramente invece mi sembra, una paletto che elimina il mio. anche se comunque posso vagamente capire lo sdegno per un certo tipo di contenuti, ci mancherebbe.

se tu non vuoi prodotti (non solo giochi) con certi contenuti, liberissimo. se io li voglio, dovrei essere libero uguale.

Inoltre secondo me state sottovalutando molto la psicologia del prodotto.

in molti giochi, quando compi una azione malvagia, se chi crea il prodotto è bravo, ti senti una caccola. c'è arricchimento psicologico. pathos, insomma.

se poi uno è insensibile lo sarà col gioco, ma sarà anche uno di quelli che se la ride guardando La Vita è Bella.

detto questo ti chiedo:

Bioshock sarebbe ugualmente un titolo capace di coinvolgerti senza le sorelline da uccidere o salvare?

Drakengard senza il monaco pedofilo, la madre cannibale di bambini, lo sterminio di feti etc etc (tutte cose fatte dai personaggi giocabili), sarebbe semplicemente un discreto action, invece di essere un'opera capace di segnarti. e segnarti significa a volte anche mostrarti lati oscuri dell'uomo. questo non significa certo volerli poi attuare nella vita di tutti i giorni...

Non capisco, tu vuoi tutelare le esigenze di chi vuole ammazzare bambini nei videogiochi?

[Ele_Ste_Forever]

Personalmente leggendo alcuni post precedenti mi torna in mente una frase del vecchio gioco No One Lives Forever "Unacceptable Simian Casualties".

Come si è puniti ad uccidere scimmie virtuali è giusto che si venga puniti uccidendo civili o meglio che ciò sia reso impossibile in un gioco in cui si interpretano eroici soldati (o presunti tali).

Che poi che gusto ci sarebbe ad uccidere bambini o altri innocenti in uno sparatutto in prima persona in cui si interpreta un militare?

Anche in un gioco come Mass Effect ad esempio si interpreta un personaggio che può essere un eroe o un rinnegato a seconda delle nostre scelte, però c'è da notare che coloro che dovessero intraprendere la seconda scelta hanno comunque una sorta di freno, non possono sparare sulla folla o sui propri compagni.

E pensare che dieci anni fa giocavo a Morrowind, o meglio mi divertivo a uccidere tutti e depredare tutti, snaturando l'essenza stessa del gioco.

[Axxell]

Credo che continuiamo a confondere le cose. Stiamo riducendo la questione ad una mera discussione su censura sì/ censura no, libertà sì o libertà no. Il titolo di questo thread dice un'altra cosa, è inutile nascondersi dietro uno stuzzicadenti. Ci si deve chiedere se in un caso cristallino di un eventuale titolo, dove un atto orribile riprodotto virtualmente sia una scelta deliberata, offerta all'utente per puro divertimento, sia da assecondare o no. Per sgombrare il campo da facili svicolamenti ed equivoci è meglio estremizzare per chiarire il concetto: in un gioco di guerra come purtroppo ce ne sono tante oggi c'è la possibilità di ricorrere allo stupro "razziale", quindi non c'entra niente l'armonizzazione di tali avvenimenti con la storia, nè vi sono conseguenze "funzionali" al gioco. Semplicemente la SH dice: è una guerra, nelle guerre ci sono gli stupri, decidete voi cosa fare. E' corretto dare questa possibilità "gratuita" ? Stiamo dando coerenza e "realismo" ad un titolo, stiamo facendo "arte", o invece non stiamo furbescamente andando incontro ad un mercato delle "pulsioni" nascoste (per carità, solo "virtualmente e con i pixel senza affetti intorno) ben nascosti dietro il ditino della virtualità e della "libertà di espressione" ? Al netto dell'ovvietà per cui in una storia episodi anche estremi possono essere funzionali al racconto, ed anzi aumentarne lo spessore e la profondità, Quì le censure c'entrano poco, come non c'entra l'interpretazione attoriale, che deve semplicemente interpretare il racconto che gli viene dato, e non necessariamente condivide il proprio "alter ego", a mio modesto avviso, c'entra invece la concezione (e la sincerità) che ognuno di noi ha verso se stesso, e verso le proprie ragioni più profonde.

[Andrew Clemence]

beh per me hai ragione...

[El Fundo]

Non capisco, tu vuoi tutelare le esigenze di chi vuole ammazzare bambini nei videogiochi?

vedrai che se non parti prevenuto e leggi tutto quello che ho scritto, cosa voglio lo capisci perfettamente.

[Andrew Clemence]

vedrai che se non parti prevenuto e leggi tutto quello che ho scritto, cosa voglio lo capisci perfettamente.

Si ma secondo me i paragoni non reggono tanto. Una cosa è per esigenze narrative, o per arricchire il contesto come in bioshock. E lì è ben accetto, se vuoi giochi sennò no. Ben altra è far passare dei bambini da abbattere al solo scopo di consumare proiettili. Poi se esiste una struttura per farti pagare dazio per le scorrettezze è una cosa, ma mi domando come possa esistere una simile struttura in battlefield... Sono perciò convinto che in un fps, se metti i bambini al solo scopo di far carne da macello, è solo per assecondare pulsioni (virtuali eh...) Proprio come dice axell

[El Fundo]

Credo che continuiamo a confondere le cose. Stiamo riducendo la questione ad una mera discussione su censura sì/ censura no, libertà sì o libertà no. Il titolo di questo thread dice un'altra cosa, è inutile nascondersi dietro uno stuzzicadenti. Ci si deve chiedere se in un caso cristallino di un eventuale titolo, dove un atto orribile riprodotto virtualmente sia una scelta deliberata, offerta all'utente per puro divertimento, sia da assecondare o no. Per sgombrare il campo da facili svicolamenti ed equivoci è meglio estremizzare per chiarire il concetto: in un gioco di guerra come purtroppo ce ne sono tante oggi c'è la possibilità di ricorrere allo stupro "razziale", quindi non c'entra niente l'armonizzazione di tali avvenimenti con la storia, nè vi sono conseguenze "funzionali" al gioco. Semplicemente la SH dice: è una guerra, nelle guerre ci sono gli stupri, decidete voi cosa fare. E' corretto dare questa possibilità "gratuita" ? Stiamo dando coerenza e "realismo" ad un titolo, stiamo facendo "arte", o invece non stiamo furbescamente andando incontro ad un mercato delle "pulsioni" nascoste (per carità, solo "virtualmente e con i pixel senza affetti intorno) ben nascosti dietro il ditino della virtualità e della "libertà di espressione" ? Al netto dell'ovvietà per cui in una storia episodi anche estremi possono essere funzionali al racconto, ed anzi aumentarne lo spessore e la profondità, Quì le censure c'entrano poco, come non c'entra l'interpretazione attoriale, che deve semplicemente interpretare il racconto che gli viene dato, e non necessariamente condivide il proprio "alter ego", a mio modesto avviso, c'entra invece la concezione (e la sincerità) che ognuno di noi ha verso se stesso, e verso le proprie ragioni più profonde.

secondo me è l'esatto contrario. il "ditino" dietro cui nascondersi appare quando si parla di mercato di pulsioni, la realtà é che andiamo sempre di più verso la perdita della libertà d'espressione, e questo talvolta viene tanto indorato che per qualcuno censurare diviene un diritto... sinceramente ho molta più paura di questi ragionamenti censorei che di un personaggio virtuale che muore.

[El Fundo]

Si ma secondo me i paragoni non reggono tanto. Una cosa è per esigenze narrative, o per arricchire il contesto come in bioshock. E lì è ben accetto, se vuoi giochi sennò no. Ben altra è far passare dei bambini da abbattere al solo scopo di consumare proiettili. Poi se esiste una struttura per farti pagare dazio per le scorrettezze è una cosa, ma mi domando come possa esistere una simile struttura in battlefield... Sono perciò convinto che in un fps, se metti i bambini al solo scopo di far carne da macello, è solo per assecondare pulsioni (virtuali eh...) Proprio come dice axell

evidentemente esiste un qualche meccanismo secondo cui io le cose devo ripeterle svariate volta senza che mi si capisca o che mi si voglia capire

credo sia contrappasso per contrasto.
io sono tanto paziente e cerco di capire l'utenza, al contrario l'utenza cerca di farmi saltare i nervi

[Andrew Clemence]

secondo me è l'esatto contrario. il "ditino" dietro cui nascondersi appare quando si parla di mercato di pulsioni, la realtà é che andiamo sempre di più verso la perdita della libertà d'espressione, e questo talvolta viene tanto indorato che per qualcuno censurare diviene un diritto... sinceramente ho molta più paura di questi ragionamenti censorei che di un personaggio virtuale che muore.

Verso la perdita della libertà d espressione ? Quindi a parer tuo si è meno liberi ora che in passato? Ma se fino a 20 anni fa basic istinct era porno e l a-team era violento.. Io direi che accade proprio il contrario...

[Andrew Clemence]

evidentemente esiste un qualche meccanismo secondo cui io le cose devo ripeterle svariate volta senza che mi si capisca o che mi si voglia capire

credo sia contrappasso per contrasto.
io sono tanto paziente e cerco di capire l'utenza, al contrario l'utenza cerca di farmi saltare i nervi

Ah beh.. Sarem tutti scemi tranne te, che ti posso dire...

[El Fundo]

Verso la perdita della libertà d espressione ? Quindi a parer tuo si è meno liberi ora che in passato? Ma se fino a 20 anni fa basic istinct era porno e l a-team era violento.. Io direi che accade proprio il contrario...

prendi un fallout 1 o 2. o un syndicate

te lo giochi tutto.

poi torni qui e mi dici se i contenuti e le libertà d'azioni di allora rispetto a oggi sono aumentate, diminuite, se c'è stata una liberalizzazione o se si è tornati indietro nei contenuti :P

[El Fundo]

Ah beh.. Sarem tutti scemi tranne te, che ti posso dire...

sono cinque (C-I-N-Q-U-E) pagine che continuo a dire che il mio discorso è verso un utente che diceva di bloccare a priori certi argomenti, che sono d'accordo su un uso di alcune cose solo se necessarie al prodotto, e ancora mi si viene a fare certe domande... allora cosa dovrei dire?

se non ti prendi nemmeno la briga di leggere il mio pensiero ma mi vuoi criticare non posso inventarmi di non aver già spiegato il mio parere solo per farti felice

[Andrew Clemence]

prendi un fallout 1 o 2. o un syndicate

te lo giochi tutto.

poi torni qui e mi dici se i contenuti e le libertà d'azioni di allora rispetto a oggi sono aumentate, diminuite, se c'è stata una liberalizzazione o se si è tornati indietro nei contenuti :P

Fatto. giocati tutti. Ora tu prendi un south park un anime, o un gioco che abbia in qualche modo un riferimento a religione o sangue, torna indietro di 20-30 anni e trovamene di simili.

[Andrew Clemence]

sono cinque (C-I-N-Q-U-E) pagine che continuo a dire che il mio discorso è verso un utente che diceva di bloccare a priori certi argomenti, che sono d'accordo su un uso di alcune cose solo se necessarie al prodotto, e ancora mi si viene a fare certe domande... allora cosa dovrei dire?

se non ti prendi nemmeno la briga di leggere il mio pensiero ma mi vuoi criticare non posso inventarmi di non aver già spiegato il mio parere solo per farti felice

ok. Non è che ti voglio criticare. Non mi interessa minimamente. Oltretutto non mi pare che esporre un argomentazione diversa dalla tua sia "criticarti".

[El Fundo]

Fatto. giocati tutti. Ora tu prendi un south park un anime, o un gioco che abbia in qualche modo un riferimento a religione o sangue, torna indietro di 20-30 anni e trovamene di simili.

io sto parlando di videogame.
se devi uscire dal seminato per aver ragione...
aspetta aspetta!

a sodoma e gomorra passavano le giornata a fare orgioni cosmici alla luce del sole!
la civiltà di adesso è meno aperta!
win!