Ho rivisto in questi giorni Clannad After Story, e mi sento in vena di recensire, quindi parto direttamente.
Clannad After Story rappresenta una mosca bianca nel panorama shoujo: infatti il mercato è diviso in due rami molto sbilanciati tra di loro.
Il primo è quello che spesso viene definito "harem scolastico": un protagonista che si avvicina a una protagonista con vari personaggi di contorno, e il focus della serie si trova interamente nell'instaurazione di un rapporto prima di amicizia e poi di approccio amoroso (diciamo) e di solito si conclude coi due protagonisti più ovvi (e l'unica eccezione che conosca a questa "regola" è Shuffle, che infatti mi ha sorpreso parecchio sotto quel punto di vista) che si mettono insieme come coppia, di solito siglando l'unione con un bacio decisamente anticlimatico. Questa tipologia forma la stragrande maggioranza degli shoujo che si trovano in commercio. C'è un altro tipo che è molto, molto meno rappresentato: i protagonisti si infilano in una relazione all'inizio della serie e le difficoltà non nascono nell'instaurare un rapporto effettivo, ma nelle inevitabili trial and errors della vita di coppia (di solito è colpa di lui, lol). Appartengono a questo genere l'ottimo Kareshi kanojo no iji, conosciuto in Italia come "Le situazioni di lui e di lei" e Bokura ga ita. After Story nasce da questi, ma si discosta nel presentare la coppia che non si trova in un ambiente scolastico, ma ormai già inoltrati nel mondo del lavoro (specialmente Tomoya) e nella convivenza. Vediamo insomma le vicissitudini di una relazione tra giovani che però sono già adulti (e infatti le problematiche che nascono dall'inesperienza adolescenziale, come la mancanza di fiducia, l'incapacità di capire i sentimenti del partner, qua sono praticamente assenti). Sono invece presenti problemi molto più pragmatici e tangibili, come una casa, un lavoro e uno stipendio. Vediamo anche il cast restringersi in maniera visibile: gli amici di Tomoya e Nagisa, il grande e variegato cast della prima serie, praticamente spariscono, facendo apparizioni estremamente sporadiche per loro stessa ammissione. I personaggi principali diventano la famiglia di Nagisa, e il collega di Tomoya, le persone con cui dopo la scuola si deve entrare di più a contatto, lasciandosi dietro amicizie e ricordi delle superiori. Quello che caratterizza Clannad, cioé il realismo emotivo (persone che si comportano come persone e non come stereotipi umani) e la forza emotiva, c'è ancora, e in misura maggiore. L'approccio che fa un occhiolino forse sarcastico agli harem scolastici viene però totalmente abbandonato. Ciò che viene aumentato è lo spazio psicologico riservato al protagonista maschile, Tomoya (Nagisa invece viene lasciata più all'intuizione), ma non posso dire in quali momenti, visto che si tratta di spoiler.
Insomma, una serie da vedere, solida, capace di smuovere qualcosa e decisamente interessante per quelli che si sono rotti le palle di vedere sempre la solita roba.
Clannad After Story rappresenta una mosca bianca nel panorama shoujo: infatti il mercato è diviso in due rami molto sbilanciati tra di loro.
Il primo è quello che spesso viene definito "harem scolastico": un protagonista che si avvicina a una protagonista con vari personaggi di contorno, e il focus della serie si trova interamente nell'instaurazione di un rapporto prima di amicizia e poi di approccio amoroso (diciamo) e di solito si conclude coi due protagonisti più ovvi (e l'unica eccezione che conosca a questa "regola" è Shuffle, che infatti mi ha sorpreso parecchio sotto quel punto di vista) che si mettono insieme come coppia, di solito siglando l'unione con un bacio decisamente anticlimatico. Questa tipologia forma la stragrande maggioranza degli shoujo che si trovano in commercio. C'è un altro tipo che è molto, molto meno rappresentato: i protagonisti si infilano in una relazione all'inizio della serie e le difficoltà non nascono nell'instaurare un rapporto effettivo, ma nelle inevitabili trial and errors della vita di coppia (di solito è colpa di lui, lol). Appartengono a questo genere l'ottimo Kareshi kanojo no iji, conosciuto in Italia come "Le situazioni di lui e di lei" e Bokura ga ita. After Story nasce da questi, ma si discosta nel presentare la coppia che non si trova in un ambiente scolastico, ma ormai già inoltrati nel mondo del lavoro (specialmente Tomoya) e nella convivenza. Vediamo insomma le vicissitudini di una relazione tra giovani che però sono già adulti (e infatti le problematiche che nascono dall'inesperienza adolescenziale, come la mancanza di fiducia, l'incapacità di capire i sentimenti del partner, qua sono praticamente assenti). Sono invece presenti problemi molto più pragmatici e tangibili, come una casa, un lavoro e uno stipendio. Vediamo anche il cast restringersi in maniera visibile: gli amici di Tomoya e Nagisa, il grande e variegato cast della prima serie, praticamente spariscono, facendo apparizioni estremamente sporadiche per loro stessa ammissione. I personaggi principali diventano la famiglia di Nagisa, e il collega di Tomoya, le persone con cui dopo la scuola si deve entrare di più a contatto, lasciandosi dietro amicizie e ricordi delle superiori. Quello che caratterizza Clannad, cioé il realismo emotivo (persone che si comportano come persone e non come stereotipi umani) e la forza emotiva, c'è ancora, e in misura maggiore. L'approccio che fa un occhiolino forse sarcastico agli harem scolastici viene però totalmente abbandonato. Ciò che viene aumentato è lo spazio psicologico riservato al protagonista maschile, Tomoya (Nagisa invece viene lasciata più all'intuizione), ma non posso dire in quali momenti, visto che si tratta di spoiler.
Insomma, una serie da vedere, solida, capace di smuovere qualcosa e decisamente interessante per quelli che si sono rotti le palle di vedere sempre la solita roba.
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