Torneo FanFictions. 1° Edizione.

[Shira]

Ki manca, ancora?

[Uomo Tigre]

Complimentoni Nicco, la One-shoot è fantastica!
Davvero scritta in modo ottimale, corta ma molto bella, poi su un personaggio non semplice da caraterizzare.
davvero bravo

[XeaXiwer]

mancano alcune persone. per ora hanno scritto in cinque.
mancano BK-81, che non si è presentata, L0rd C, Uomo Tigre, e Videl92.

[Uomo Tigre]

mancano alcune persone. per ora hanno scritto in cinque.
mancano BK-81, che non si è presentata, L0rd C, Uomo Tigre, e Videl92.

Sono in alto mare

[XeaXiwer]

immagino.

[Uomo Tigre]

immagino.

Sei sempre gentile con il povero Uomo Tigre eh?

[Gogeta_89]

in bocca ai lupiiiiiiiiiiiiiiiiiii

[Videl92]

Ecco la mia one-shot

-Don't cry-

Dalla finestra entra timida la luce del primo mattino, del sole appena sorto.
Videl è seduta sul letto con le gambe raccolte al petto.
I suoi occhi azzurri come il cielo, apparentemente inespressivi, fissano il nulla alla ricerca di quella sensazione che la faceva stare tanto bene, di quel caldo abbraccio, che la morte le ha strappato.
Quegli occhi non hanno ancora versato lacrime.

“No, non devi piangere, nè ora, nè mai per me. Promettimelo”.

Queste sono le parole che rimbombano nella mente di Videl.
Le mani della giovane stringo le bianche coperte, quasi come fossero il vestito di seta, al quale da piccola si aggrappava sempre per cercare conforto dalla mamma, la sua mamma.
Parole piene di dolore fluttano nella sua mente:

“Mi dispiace, mamma. Mi dispiace. Non ce la faccio .E’ inutile che io ci provi, non sono forte come te.Mi sento così fragile.Prima il solo tuo sorriso riempiva ogni crepa del mio cuore.
E ora?Ora chi si sveglierà nel mezzo della notte ad ascoltare le mie stupide paranoie e i miei problemi?Chi asciugerà le lacrime amare dal mio viso quando piangerò per tutto quello che il mondo mi riserverà?”

Videl fa un lungo sospiro e sussurra,con voce flebile <<Chi,mamma,chi?>>

“Sai,non riesco a smettere di pensare a quel giorno al parco.Era un caldo pomeriggio e tu eri li,seduta sotto un’enorme quercia,bellissima come sempre.Avevi i morbidi capelli neri sciolti sulle spalle,un grosso capello di paglia, che riparava il tuo viso candido dai raggi del sole e indossavi una maglia azzurra come i tuoi grandi occhi e una gonna bianca.
Sembravi un angelo.
Mi guardavi sorridendo,come solo una mamma può fare.
Io avevo solo 10 anni e giocavo con gli altri bambini nel prato.Ad un certo punto inciampai in un sasso e caddi.Tra le lacrime ti fissavo,aspettando la tua mano, che mi aveva sempre aiutata.Ma tu eri ferma,immobile e continuavi a sorridermi.Urlai il tuo nome,una,due,tre volte,con le lacrime, che rigavano il mio viso. Allora tu ti avvicinasti a me e mi chiesi dolcemente:
<<Cosa c’è piccola?>>
E io non capì perchè continuavi a non aiutarmi,anche se mi ero fatta male e ti risposi,tra un singhiozzo e l’altro:
<<Sono caduta e mi sono sbucciata il ginocchio>>
<<E quindi, Videl?>>
Ti guardai sempre più perplessa con gli occhi gonfi di lacrime e tu scossi delicatamente la testa,sempre con il sorriso stampato sulle labbra.
<<Spesso la vita ti darà delle grandi delusioni,degli enormi dispiaceri e ti farà cadere a terra.Sembrerà che tutto sia perduto,che ogni cosa non ha più senso e nessuno ti potrà aiutare,nessuno.Però tu dovrai rialzarti,piccola mia.Dovrai riuscire a cavartela in ogni situazione,contando solo sulle tue forze.>>
I miei occhi si pedettero nei tuoi,cercando di capire quello che avevi detto.Dopo qualche secondo mi asciugai le lacrime e ti dissi con voce innocente:
<<Ma ci sei tu,mamma>>
Mi accarezzasti dolcemente la guancia e replicasti,quasi amareggiata: nell’accettare la dura verità.
<<Videl,io non ci sarò per sempre>>.
Si,mi ricordo benissimo quel giorno,le parole che mi dissi,anche se all’ora non compresi fino in fondo il loro significato,mi rimasero comunque molto impresse.
Tutto questo sembra uno stupido scherzo del destino.
Non riesco ancora a rendermi conto che non potrò mai più rivederti,abbracciarti,che il tuo dolce profumo rimarrà un ricordo sempre più lontano.”

La ragazza da un pugno colmo d’ira contro la parete ripetendo:<<Maledizione!>>
Passa solo qualche secondo e si sente bussare alla porta.

<<Tesoro,tutto bene?>>dice una possente voce maschile.
<<Si,papà>>lo rassicura Videl.
Resta in ascolto fino a quando non è sicura che se ne sia andato,per poi immergersi ancora nei suoi pensieri:

“Certo papà,va tutto benissmo.Tua moglie è morta,tua figlia soffre come non mai e tu te la spassi con le ragazze.Perchè non dovrebbe andare meravigliosamente?
Lo so mamma che tu non vorresti che io pensassi queste cose,ma è tutto così frustante.Quello che mi fa più arrabbiare è che lui non si rende conto di tutto quello che sto passando e la cosa non fa altro che peggiorare.
Se solo fossi qui.
Io non so come fare senza di te.
Quel dannato giorno,quel dannatissmo giorno.....
Non riesco a togliermi dalla testa l’immagine di te stesa a terra sanguinante.
Tu,fino all’ultimo secondo,hai lottato con tutta te stessa,non ti sei arresa.
Anche questa volta il tuo unico pensiero ero io.Quando mi tirarono fuori dal groviglio di metallo, che era diventata la macchina,tu mi guardsti e mi sorrisi,come sempre,felice nel vedere che stavo bene.
Quando mi avvicinai a te, lacerata dal dolore,con le lacrime che sgorgavano sulle mie guancie,divincolandomi dalla presa dai dottori che me lo volevano impedire, la vita ti stava per abbandonare,ma nonostante questo trovasti la forza per parlarmi:

<<No,non devi piangere,nè ora,nè mai per me.Promettimelo>>

E io te lo promisi.
Queste furono le tue ultime parole ed io non ti voglio deludere.No,non ti vorrei davvero deludere.
Però è difficile non sentire la tua mancanza,mamma ed accettare il fatto che non sei più qui.
Mi chiedo spesso il perchè di tutto quello che è successo ed è molto complicato trovare una risposta.
Alla fine mi sto convincendo che questa sia come una prova.Già,una prova per vedere se riuscirò a rialzarmi in piedi da sola,propio come mi hai insegnato tu.
Non credo di avertelo mai detto e me ne pento molto, però tu sei sempre stata per me un modello da seguire e sento che dovevo imparare ancora tanto da te.
Ti stimo davvero,sia come donna sia come mamma.
Sappi che tu per me eri, sei e sempre sarai la persona più bella di questo mondo.”

La ragazza si sdraia sul morbido letto e chiude lentamente gli occhi.
Passato solo qualche minuto si addormenta.
Sulla pelle del viso di Videl,si scorge una lacrima che percorre dolcemente la sua guancia.

[.*+Vale+*.]

Sara &#232; bellissima questa fan fiction... sai non so se &#232; mai capitato di pensare a queste cose... io non riuscirei mai ad immaginarmi un futuro senza mamma e senza pap&#224;... ma purtroppo certe cose accadono ma bisogna avere la forza di rialzarsi ^^ tu ne hai reso l'idea

[Videl92]

Sara è bellissima questa fan fiction... sai non so se è mai capitato di pensare a queste cose... io non riuscirei mai ad immaginarmi un futuro senza mamma e senza papà... ma purtroppo certe cose accadono ma bisogna avere la forza di rialzarsi ^^ tu ne hai reso l'idea

Grazie infinite vale;*

[Rowelence]

Complimenti Videl92, ottima one shot, davvero stupenda! Solo che mi dipiace un po'per il ruolo negativo che hai dato a Satan

[Videl92]

Complimenti Videl92, ottima one shot, davvero stupenda! Solo che mi dipiace un po'per il ruolo negativo che hai dato a Satan

Grazie mille^^
Ho deciso di dare un ruolo negativo a mr satan perchè lei dice propio: "..da quando è morta la mamma,papà ha iniziato ad andare con molte ragazze....." o una cosa del genere,così ho fatto riferimento a questo^^

[EDO SSJ]

veramente bella scrivi molto bene
continuala!!!

[Videl92]

veramente bella scrivi molto bene
continuala!!!

Thank U^_-
Cmq non credo che avrà un continuo......questa è solo una one-shot ^^

[Rowelence]

Ho leggermente modificato la mia one shot, c'era un errore che avrebbe potuto penalizzarmi e ho prefertito rimediare. Spero non ci siano problemi!