Se è la tua prima visita, ti ricordiamo di
controllare le FAQ .
Clicca invece su questo link per registrarti
se vuoi inserire messaggi all'interno del forum.
Peeerò!!!! La definirei un'arteria culturale!
Povero Brando... è proprio perso!!!!!!!
"Vegeta, in palestra, aveva distrutto altri due attrezzi per sfogare quella irrefrenabile rabbia nei confronti del biondo e non accettava che l’altro saiyan avesse osato aiutarlo."
Che altruista il nostro veggy eh? Forse aveva capito qualcosa....
Un capitolo bellissimo come sempre! Complimenti!!!
Ti ho soccorso perché è giusto e il mio animo detta i valori. Sicuramente avrai frainteso le mie apprensioni…sai che sono sposato con una donna meravigliosa e a cui sono molto legato, non la lascerei ma,
A quel ma ci aggiungerei una i.Comunque è un bel capitolo,voglio leggere la seconda parte.
Grazie per il commento C18! Arteria culturale ! Eh, quello di Brando è un amore a senso unico ... Visto com'è buono Veggy, un santo ! Desidera sempre il meglio per il prossimo! Hai intuito che il suo odio per il biondo è per "quel motivo" !
Grazie Moon Knight! Sì, hai ragione per il ma, è mai. Ora lo modifico ! Allora ci vediamo per la seconda parte !!
Vi aspetto!!
"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
Bello!!
Ah, ma allora Vegeta aveva già capito che tipo era Brando? Pensavo che lo odiasse perchè stava vicino a Bulma e aveva paura che ci provasse con lei!
Certo che Brando ha detto delle parole dolcissime!
Tantissime grazie Feleset! Diciamo che Vegeta da un lato era geloso per la moglie e dall'altro perché aveva capito che tipo era Brando ! Sono contenta che ti siano piaciute le sue parole! Ha un animo sensibile...
Grazie Kiki!! Mi fa molto piacere che da ora in poi contnuerai a leggerla ! Già, Goku è unico con il suo altruismo e la sua simpatia!!
Non mancate alla seconda parte!!
"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
Tantissime grazie Feleset! Diciamo che Vegeta da un lato era geloso per la moglie e dall'altro perché aveva capito che tipo era Brando !
Ah, allora avevo capito bene!! D'altronde sei molto brava a scrivere, per cui è difficile che qualcosa venga frainteso! Devo dire che te la cavi piuttosto bene!
Grazie del complimento Feleset! Vegeta aveva capito entrambe le cose !
Mi fa piacere che la seconda parte è attesa ! Ed eccola qui!! Come sempre spero vi piaccia !
Capitolo 12. Arrivo (seconda parte)
In breve raggiunse la consorte e i fraterni amici che ancora rendevano onore alla buona cucina da crociera.
-Finalmente amore, eccoti!- esclamò Chichi scattando in piedi e gettandosi addosso al marito che un po’ imbarazzato rispose all’abbraccio.
-Oh, chi si vede! Che ne hai fatto dell’individuo? L’hai accoppato?- domandò Vegeta dando un’amichevole gomitata a Goku che aveva preso posto accanto a lui.
-No, che domande fai! Poverino, è anche un raffinato poeta, sai?- rispose l’altro cominciando a fregarsi le mani vedendo gli abbondanti piatti che imbandivano la tavola, richiesti dal principe.
-Peccato! Non mi importa se passa tutto il santo giorno su delle cartacce o dice cose sdolcinate! L’importante è che non si faccia più vivo qui! E che non si azzardi ad avvicinarsi a mia moglie! Altrimenti non vedrà il sole tramontare stasera…- ribatté egli strappando con rabbia le zampe a un gamberone e riducendole in polvere con la forza delle mani, mentre Bulma si sentì lusingata dall’affermazione del compagno.
-Non c’è problema, gli ho intimato di starsene a distanza-
-Benissimo! Ora bando alle ciance e goditi questo lauto pasto!- e ingoiò in pochissimo tempo pesci, patatine e foglie di insalata con spruzzate di fine salsa rosa. La moglie lo guardò un po’ stupita, lei non avrebbe osato mischiare cibi simili! Ma si sa, non c’è limite alla fame dei saiyan, tanto è che pure Goku iniziò a rimpinzarsi come un naufrago che non metteva niente sotto i denti da chissà quanti giorni, senza contare che entrambi avevano già mangiato prima dell’ora di pranzo.
Trascorsero dunque allegramente quel momento di ristoro e poi si diressero tutti e quattro verso le solitarie panchine che offrivano spettacoli sì all’apparenza uguali e scontati, ma che suscitavano emozioni ogni qual volta si aveva l’occasione di ammirarli.
-Mmh…che venticello frizzante!- esordì Bulma passandosi il braccio del compagno attorno alle spalle. Un lieve rossore emerse dalle guance di lui che tuttavia la strinse a sé e poggiò il suo capo su quello della donna. Anche Chichi si fece abbracciare e chiudendo gli occhi si godette quei momenti di assoluta pace con il suo amoroso. Così le coppie si addormentarono, carezzati dalla brezza, cullati dal dondolio delle onde e inebriati dal caratteristico profumo del mare.
Le ore volarono in fretta e il sole splendente stava scomparendo all’orizzonte per lasciare il posto al crepuscolo e alla luna con le stelle argentate. Il viaggio stava giungendo al termine e tutti i passeggeri correvano alle loro cabine per prendere i bagagli e si affollavano alle ringhiere per intravedere la Passion Island, già vicina. Erano le ore 21:30 e in mezz’ora la lussuosa nave da crociera sarebbe attraccata al porto della rinomata isola. Si potevano ammirare fuochi d’artificio nel cielo oramai blu scuro, luci colorate ondeggiavano nell’area portuale sia per fare dei segnali alla nave che per dare il benvenuto ai turisti.
Un cupo ma continuo e rimbombante fischio indicò a tutti che era arrivato il momento di scendere e godersi la rigogliosa natura isolana, scoprire i miti e le tradizioni e trascorrere con gli innamorati giornate più che uniche e indimenticabili.
Alla fine ecco che l’ancora fu gettata e uno spazioso ponte venne calato per permettere ai passeggeri di toccare la terraferma. Essi corsero entusiasti e sognanti verso la gente isolana che li accoglieva con belle danzatrici, musica, collane di variopinti fiori e diversi cibi offerti su grandi e verdi foglie o all’interno di gusci dei cocchi.
La nave in poco tempo rimase vuota e le luci si spensero. Gli unici che ancora riposavano teneramente abbracciati erano i saiyan e le loro donne, che nella beatitudine non sentivano più nulla, solo il calore dei loro corpi sotto le stelle. Il primo a destarsi fu Vegeta che guardando in giro si accorse che il pomeriggio era passato da un pezzo e che non c’era più tanto movimento sul mezzo di trasporto. Poi, scostando delicatamente la moglie si alzò e affacciandosi vide una gran confusione sulla spiaggia dell’isola. Così rimembrò che quella doveva essere la famosa isola e in fretta e furia svegliò i dormienti che malvolentieri si alzarono, andarono a prendere le proprie cose e scesero a terra. Anch’essi vennero accolti con danze, fiori e cibi che i due amici non sdegnarono. Chichi e Bulma accettarono molto più volentieri le ghirlande e delle gonne fatte con delle foglie e piume lunghe e ondeggianti. C’era una confusione pazzesca e non si capiva quasi nulla, perché adesso si dovevano trovare le capanne del villaggio turistico. I quattro, per non smarrirsi, si presero per mano e capeggiati dal principe furono costretti ad uno slalom tra le numerose persone presenti, tra isolani e turisti. Finalmente, con fatica, raggiunsero una bancarella con il tettuccio di foglie rinsecchite, dove vi era un uomo dalla pelle scura, tutto nudo tranne un perizoma molto colorato che copriva le parti intime. Subito consegnò al gruppo una grossa chiave argentata e indicò loro una dimora poco distante, molto graziosa. Essi ringraziarono e con passi veloci arrivarono alla casetta. Inserirono la chiave nella fessura e aperta la porta vi entrarono: c’era una spaziosa stanza centrale con due bei divanetti rossi con gli schienali a cuore, imbottiti e un grosso braciere dorato che emanava essenze profumate ed afrodisiache. Nello stesso ambiente vi erano un tavolo rotondo, quattro sedie di bambù, un angolo cottura rustico e una piccola e particolare libreria contenente le opere più importanti dell’isola, trattanti temi quali l’amore, quello principale, la gentilezza, l’eroismo e l’arte della danza. Poi c’era una bellissima stanza da bagno, con una vasca di uno strano materiale che appena veniva a contatto con l’acqua, rilasciava benefiche effusioni. Naturalmente c’era pure una romantica camera matrimoniale con due letti con testiere intarsiate con simboli amorosi del luogo, e con le intere strutture coperte da veli rossi, blu, verdi, gialli e color della terra. Le coppie visitarono incantate le stanze e, appena sistemate le valigie in un angolo, si gettarono sui morbidi materassi e immediatamente si addormentarono, curiose di conoscere le magiche proprietà dell’isola e ansiose di vivere romantiche e infinite sere di passione.
"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
"-Oh, chi si vede! Che ne hai fatto dell’individuo? L’hai accoppato?- domandò Vegeta "
Non ti smentisci mai eh veggy?U_U (ed ora mi sorge una domanda! che reazione avrebbe avuto Brando se al posto di goku ci fosse stato vegeta?)
"Gli unici che ancora riposavano teneramente abbracciati erano i saiyan e le loro donne, che nella beatitudine non sentivano più nulla, solo il calore dei loro corpi sotto le stelle."
Che cariniiii!!
Le descrizioni sono fantastiche as usual!
Veramente un bel capitolo! Bravissima!
Vi ringrazio tantissimo, i commenti sono molto belli !!
Feleset, sono contenta che ti sia piaciuta l'isola! Nel tredicesimo vedrete cosa combineranno tutti quanti...
GoTeo, ti è piaciuta la casetta ! Anche io li invidio un po' ...
C18, sull'isola Vegeta ne farà di cotte e di crude! E ti darò una risposta...il povero Brando se la vedrà con lui... !
Ma ci saranno anche momenti romantici...come quello sulla nave! A domani con il tredicesimo!! Vi aspetto
"L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!
Comment