Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Che film avete visto oggi?

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Originariamente Scritto da Vergil Visualizza Messaggio
    io ho visto solo i film. guardalo e vedraì che per quanto riguarda il film, X-Men = Wolverine
    La saga cinematografica degli X-Men non è un granché, stando al tuo ragionamento possiamo evincere che Wolverine sia un personaggio mediocre, quindi non vedo perché disperarsi della sua mancanza.
    Che poi il Logan dei film è ben distante dal reale astioso canadese.

    Alla luce delle argomentazioni di Broly le mie aspettative sono già più basse, ma se non altro spero in un film guardabile come il secondo episodio.
    M'illumino d'immenso.
    Shepard

    Comment


    • Io ho visto il film senza conoscere quasi nulla degli X-Men e senza aver visto i precedenti film della saga. In questo modo l'ho trovato ben fatto.

      Comment


      • Io il passato di Xavier e Magneto l'ho sempre trovato noioso, così come il team originario degli X-Men. Insomma, non dico che Logan sia lo spirito degli X-Men, ma apprezzo decisamente di più le generazioni successive con Logan, Gambit, Colossus, Nightcrawler e insomma questa gentaglia qui.

        Ancora non ho visto il film infatti, non mi viene proprio voglia

        Comment




        • I classici temi miyazakiani mixati in un film forse meno immaginifico di quelli successivi, ma comunque capace di regalare momenti di grande trasporto emotivo. Nonostante tutto gli preferisco altri.

          Comment



          • Dopo la caduta di un corpo non meglio precisato (la versione governativa parla di un meteorite), si è formata una misteriosa Zona, dove le leggi fisiche e la logica sembrano non valere. Le autorità hanno recintato la zona e impediscono l'accesso a chiunque, ma delle guide clandestine, gli "Stalker", possono condurre, dietro pagamento, al centro della Zona, davanti a un posto conosciuto come la Stanza, dove si dice che il tuo desiderio più recondito e intimo venga realizzato. Un fisico ed uno scrittore (che vengono sempre chiamati Professore e Scrittore) si fanno guidare da uno Stalker verso la Stanza, dicendo di volere uno il Nobel, l'altro l'ispirazione perduta.

            Stalker è un film veramente complesso e difficile, ma cercerò di fare il mio meglio. Il primo motif del film è l'ambiente duro e letale della Zona: viene presentata come una zona rurale e vagamente industriale, e lo Stalker è categorico su come muoversi dentro: bisogna lanciare un dado di bullone e seguire il percorso uno alla volta, ricalcando le orme. Non si può tornare indietro seguendo la stessa strada, e bisogna mantenere un rispetto sacrale per un luogo che si mostra tutto tranne che sacro: diroccato, invaso dall'acqua. Neanche una volta noi vediamo un fenomeno paranormale (tranne alla fine, sulla soglia della Stanza) o qualcosa di particolare, e abbinato alle pressanti indicazioni dello Stalker, contribuisce a creare una tensione incredibile. Ciononostante, sappiamo che ciò che dice la guida non è campato per aria. Si vedono carri armati distrutti sullo sfondo, e alla fine del film un telefono comincia a squillare senza corrente. L'acqua è onnipresente: in ogni location c'è almeno una parte allagata. La struttura del film è statica, con essenzialmente i 3 uomini che si muovono lentamente nella Zona, condividendo riflessioni sulla natura della stessa e della Stanza, e veniamo a scoprire i veri motivi del viaggio di questi figuri: lo scrittore sente su di sé il peso della posterità, ossessionato dalla critica e dalla società, non riesce più a trovare un piacere nello scrivere, il Professore invece è ossessionato dal rischio che la Stanza potrebbe rappresentare per i malintenzionati e vuole distruggere la Zona con una piccola bomba atomica. Alla fine, arrivati alla Soglia, nessuno entra, rendendosi conto che niente può garantire la felicità, se non l'illusione di averla, ed è un desiderio troppo complesso da poter essere pensato dall'inconscio. Infatti la Stanza esaudisce il desiderio più inconscio e sincero, quello bisbigliato nella mente, non urlato a squarciagola. Viene alcune volte citato il mentore dello Stalker, Porcospino, che perduto il fratello nella sezione più pericolosa della Zona, il Tritacarne, entra nella Stanza per portarlo di nuovo in vita. Ma quanto ritorna al mondo civile, diventa immensamente ricco, rendendosi conto che sebbene avesse pensato al fratello, non era stato veramente quello ciò che voleva.

            La Zona è ricca di valori simbolici, può benissimo rappresentare la vita in sé: non si torna mai indietro, il cammino è lungo e dettato dal caso (il lancio dei dadi) e incombe costantemente un pericolo invisibile che siamo fortunati, e nulla più a scampare.

            9,5
            Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

            Comment




            • Dopo il libro, era d'obbligo.
              Naturalmente le lodi (molte) e le critiche (poche) che si possono fare al libro sono in parte riferibili anche al film, ma ciò che voglio sottolineare è la bravura di Fincher nel trasporre un libro complicatissimo come quello di Palhaniuk in pellicola. Il regista c'è riuscito alla grande, bellissima la fotografia, mantenuto intatto lo stile e l'atmosfera del libro, bravissimi sia Norton che Pitt (altro che belloccio) che la Carter (Marla è fatta apposta per lei o viceversa?).

              @Sent: che cacchio di trama assurda. Devo vederlo.
              Last edited by Lorenzo GOV; 26 June 2011, 23:58.

              Comment


              • Quoto, la Carter penso abbia fatto uno dei ruoli migliori della sua carriera

                Comment


                • Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio

                  Dopo la caduta di un corpo non meglio precisato (la versione governativa parla di un meteorite), si è formata una misteriosa Zona, dove le leggi fisiche e la logica sembrano non valere. Le autorità hanno recintato la zona e impediscono l'accesso a chiunque, ma delle guide clandestine, gli "Stalker", possono condurre, dietro pagamento, al centro della Zona, davanti a un posto conosciuto come la Stanza, dove si dice che il tuo desiderio più recondito e intimo venga realizzato. Un fisico ed uno scrittore (che vengono sempre chiamati Professore e Scrittore) si fanno guidare da uno Stalker verso la Stanza, dicendo di volere uno il Nobel, l'altro l'ispirazione perduta.

                  Stalker è un film veramente complesso e difficile, ma cercerò di fare il mio meglio. Il primo motif del film è l'ambiente duro e letale della Zona: viene presentata come una zona rurale e vagamente industriale, e lo Stalker è categorico su come muoversi dentro: bisogna lanciare un dado di bullone e seguire il percorso uno alla volta, ricalcando le orme. Non si può tornare indietro seguendo la stessa strada, e bisogna mantenere un rispetto sacrale per un luogo che si mostra tutto tranne che sacro: diroccato, invaso dall'acqua. Neanche una volta noi vediamo un fenomeno paranormale (tranne alla fine, sulla soglia della Stanza) o qualcosa di particolare, e abbinato alle pressanti indicazioni dello Stalker, contribuisce a creare una tensione incredibile. Ciononostante, sappiamo che ciò che dice la guida non è campato per aria. Si vedono carri armati distrutti sullo sfondo, e alla fine del film un telefono comincia a squillare senza corrente. L'acqua è onnipresente: in ogni location c'è almeno una parte allagata. La struttura del film è statica, con essenzialmente i 3 uomini che si muovono lentamente nella Zona, condividendo riflessioni sulla natura della stessa e della Stanza, e veniamo a scoprire i veri motivi del viaggio di questi figuri: lo scrittore sente su di sé il peso della posterità, ossessionato dalla critica e dalla società, non riesce più a trovare un piacere nello scrivere, il Professore invece è ossessionato dal rischio che la Stanza potrebbe rappresentare per i malintenzionati e vuole distruggere la Zona con una piccola bomba atomica. Alla fine, arrivati alla Soglia, nessuno entra, rendendosi conto che niente può garantire la felicità, se non l'illusione di averla, ed è un desiderio troppo complesso da poter essere pensato dall'inconscio. Infatti la Stanza esaudisce il desiderio più inconscio e sincero, quello bisbigliato nella mente, non urlato a squarciagola. Viene alcune volte citato il mentore dello Stalker, Porcospino, che perduto il fratello nella sezione più pericolosa della Zona, il Tritacarne, entra nella Stanza per portarlo di nuovo in vita. Ma quanto ritorna al mondo civile, diventa immensamente ricco, rendendosi conto che sebbene avesse pensato al fratello, non era stato veramente quello ciò che voleva.

                  La Zona è ricca di valori simbolici, può benissimo rappresentare la vita in sé: non si torna mai indietro, il cammino è lungo e dettato dal caso (il lancio dei dadi) e incombe costantemente un pericolo invisibile che siamo fortunati, e nulla più a scampare.

                  9,5
                  Informandomi su Shadow of Chernobyl mi era venuta la mezza idea di vederlo.
                  Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                  la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
                  Lastfm

                  Comment


                  • Ho visto (mio malgrado) 28 settimane dopo.



                    È l'apoteosi della banalità di un film sugli zombie. Nulla a che vedere rispetto a 28 giorni dopo.
                    Voto: 2 (ma gli si potrebbe tranquillamente dare 0, si salva solo per il background londinese).

                    Comment


                    • Escluso il prologo potrebbe non esistere, e sapere che il produttore sarà lo stesso di Bioshock fa paura

                      Comment


                      • Spoiler:

                        Difficile per me giudicare una simile pellicola, che stuzzica la sensibilità femminile e ne analizza la psiche in modo disturbante.

                        Natalie Portman veste nei panni di una giovane ballerina in cerca di fama e successo, che entra in rivalità con una sua collega per l'ambito posto di regina dei cigni nel nuovo altisonante ballo della compagnia, nel quale si dovrà impersonare sia il nuovo del cigno bianco, fragile e delicato, sia il cigno nero, provocante e sensuale, descrizioni che corrispondono alle attitudini delle due ragazze.
                        Ma la protagonista Nina non vuole abbandonare il suo sogno e ciò la condurrà in un tortuoso sentiero che ne cambierà lentamente la persona e la porterà ad un degrado fisico e psicologico, con tanto di autolesionismo e visioni. Non un banale dualismo tra bene e male, bensì due costumi che mascherano un'intricata rete di sentimenti e paure, che porteranno la giovane ad immedesimarsi sempre più nel ruolo, ma in modo contorto ed conturbante.
                        Una regia sapiente che riesce ad evidenziare le debolezze del cigno bianco e ad opporle alla perdizione del lato oscuro, qui non come forza maligna, ma come normale risultato dell'invidia e dell'ambizione.

                        Voto: 8,5.


                        Ps: bel film Fight Club, ma non sono sicuro di averlo compreso appieno, anzi. Spero che leggendo il libro riuscirò ad avere un quadro più chiaro, anche se so che il finale è diverso (e per certi versi Palhaniuk ha definito più riuscito quello di Fincher).
                        Last edited by Dragon Slayer; 27 June 2011, 01:56.
                        M'illumino d'immenso.
                        Shepard

                        Comment


                        • Sì, il finale è diverso: quello del libro è più metafisico-ironico, non l'ho ancora capito molto bene. Quello del film è più realistico e per certi versi più enigmatico. Apprezzabili entrambi comunque.

                          Comment


                          • Non so quale dei due sia più pessimista

                            Comment


                            • Quello del film manda tutto a puttane imho. Non puoi passare un'ora e mezza a fare l'apologia di una filosofia nichilista e naturalista e poi dire "Ah beh, è brutto" e fine.

                              Sarebbe stato un film molto migliore se fosse stato un po' più coerente.
                              Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

                              Comment


                              • Penso sia stato diverso, il protagonista dice di avere gli occhi aperti, segno che lui aveva capito quello che c'era da capire, poi oltre a quello non è che la reazione a catena sia stata fermata

                                Comment

                                Working...
                                X