Originariamente Scritto da jenny56
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Chi ben comincia è a metà dell'opera
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioDal mio punto di vista se si sposta la discussione sul piano dell'aborto diventa fondamentale capire il perchè venga considerato sbagliato. Se "l'avversario" parla di anime, potenzialità, etc, non può poi venirmi a dire che l'aborto deve essere considerato come un omicidio (e quindi da vietare categoricamente). Al massimo può dirmi di avere quelle idee per preferenza personale, ma io parlo sempre in funzione di una qualche oggettività di fondo, non mi piacciono troppo le chiacchiere.
ps:
interventi di Jenny? non so a cosa tu ti riferisca O_o
ps. ti ha scritto che vuoi aprire le donne come uova di pasqua
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Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza Messaggioguarda che l'ho capito, la mia era ironia un po' pesante, lo so, che lo prescriveranno in ospedale, secondo la Polverini, ma presto ci arriveremo, se non si cambia mentalità! E poi ci lamentiamo che l'Italia è un paese di vecchi e che gli stranieri, senza offesa, nè razzismo, la faranno da padroni! Ci estingueremo come i dinosauri, gli italiani! http://www.corriere.it/ ma del diritto di nascere non se parla mai?eh, ISNT?
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggioattenta che se funziona son cavoli tuoiQUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggiosi ma quel che ti dico è che per aver un avversario non dovrebbe esserci una contesa? L'aborto è LEGALE, e all'orizzonte non si vede alcun cambiamento al riguardo. E le motivazioni personali grazie al cielo restano personali.
ps. ti ha scritto che vuoi aprire le donne come uova di pasquaQUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggiosi ma quel che ti dico è che per aver un avversario non dovrebbe esserci una contesa? L'aborto è LEGALE, e all'orizzonte non si vede alcun cambiamento al riguardo. E le motivazioni personali grazie al cielo restano personali.
ps. ti ha scritto che vuoi aprire le donne come uova di pasqua
Riguardo i post di cui parli, continuo a non comprendere a cosa ti riferisci O_o devo avere dei problemi con FireFox!
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Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza MessaggioNON FACCIAMO CALUNNIE, SIGNOR UTENTE! IO HO DETTO CHE ISNT HA DEFINITO COSI' QUELLO CHE FANNO I MEDICI, NON LUI, OK?si dice intervento chirurgico, al mio Paese!
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioA me interessa la parte puramente teoretica del discorso, la legalità c'è come potrebbe non esserci (se non ci fosse sarei semplicemente più incazzato). E se noti, anche a livello politico si stanno mettendo contro la RU affrontando la questione teoretica, nessuno sta tenendo presente che l'aborto è a tutti gli effetti legale.
Riguardo i post di cui parli, continuo a non comprendere a cosa ti riferisci O_o devo avere dei problemi con FireFox!
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Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza MessaggioImpossibile!!Io sono nata già grande! [CTZ. PRESIDE TRINCIABUE - MATILDA SEI MITICA! ]non funzionerebbe su di me!
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioA me interessa la parte puramente teoretica del discorso, la legalità c'è come potrebbe non esserci (se non ci fosse sarei semplicemente più incazzato). E se noti, anche a livello politico si stanno mettendo contro la RU affrontando la questione teoretica, nessuno sta tenendo presente che l'aborto è a tutti gli effetti legale.
Riguardo i post di cui parli, continuo a non comprendere a cosa ti riferisci O_o devo avere dei problemi con FireFox!
Demetrius: "Non c'è da meravigliarsi, signore,il leone può, se gli asini lo possono fare!"Last edited by jenny56; 02 April 2010, 02:40.QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!
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Originariamente Scritto da jenny56 Visualizza Messaggioè scontato che hai problemi di vista, CHISSà QUAL'è STATO il motivo scatenante! scusa, ISNT...ADESSO MI VEDI? http://www.corriere.it/salute/10_apr...4f02aabe.shtml che confusione!!! @ISNT: CAPISCO L'INGLESE E NON E' CARINO QUELLO CHE LEGGO!
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Se fossi una donna sarei incazzata abbestia adesso.
Cioè, diciassette pagine di commenti (in massima parte utili e sensati, a mio avviso. Lo dico a scanso di equivoci) per parlare di cosa esattamente? Perchè, ci mancherebbe, credo sia indispensabile un confronto magari anche sostenuto su questo argomento; ma è inutile star qui a disquisire sul piano della filosofia intorno a un argomento che, a mio parere, di filosofico ha (sarebbe più corretto dire che dovrebbe avere) poco a che fare. Cerco di spiegarmi il più chiaramente possibile: naturale che su una questione così delicata e così "sentita" ci siano le più disparate opinioni. Opinioni che, nel caso migliore, sono frutto di riflessioni personali, confronto con opinioni altrui, magari anche di un minimo di conoscenze di medicina (neurologia?) e financo di rudimenti di teologia; nella peggiore saranno invece frutto di ignoranza, preconcetti, pregiudizi, fanatismo. Insomma il confronto serve a mantenere acceso il fuoco sotto la pentola. Tutti questi aspetti, però, a mio avviso cadono (e DEVONO cadere) nel momento in cui si passa dal piano che chiamerei per comodità dell'intersoggettività, dello scambio di idee, a quello legale, che sarebbe poi il naturale luogo di convergenza di tutti gli aspetti della questione sopra citati. Ora, se io fossi un legislatore, è chiaro che l'aspetto dell'intersoggettività può essermi utile fino a un certo punto: il mio compito è quello di fare leggi, il che richiede conoscenza dell'argomento, spero per prima cosa. La conoscenza, in questo tema come in nessun altro, non è fornita dalla Chiesa. Il territorio entro cui si muove e agisce la Chiesa non è quello della conoscenza scientifica: si è visto cosa è successo quando hanno provato a metterci piede, un falò e via. Inevitabilmente, in base a questo mio punto di vista, non considerando scientifiche le affermazioni del Papa ritengo non abbia alcun diritto di incitare "gli elettori cattolici" a "non votare per i candidati pro aborto", per citare l'esempio più vicino. Poi facciano quello che vogliono, lui e loro; clero a parte, il legislatore in cui mi sono poc'anzi immedesimato non può basarsi sulla filosofia per legiferare. Insomma il concetto è che trovo poco appropriato scivolare (da non intendersi assolutamente come "scadere") su questo tipo di piano discorsivo e utilizzarlo come angolo di visuale. Credo che alla donna incinta (unica destinataria della legge 194, direi) importi poco della sostanza in potenza e della Metafisica aristotelica. E' un pisello, ricercato o imposto, che le ha causato il pancione. Mi sembra un piano che non potrebbe essere più concreto e, di conseguenza, più lontano da Aristotele.
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A dire il vero il problema è etico, quindi filosofico per eccellenza. Semmai dovrebbe restarne fuori la teologia, non la filosofia. Stai facendo filosofia già dal momento in cui affermi che a livello giuridico non puoi considerare l'anima, e stai facendo filosofia quando dici che la rilevanza morale spetta alla donna che affronta la gravidanza. Inoltre, fai filosofia quando cerchi di capire dove inizia la persona, fondamentale almeno per mettere un limite ai mesi in cui è possibile abortire (e ricordo a tutti che la risposta biologica considera solo l'essere umano, non la persona, tanto che la chiesa si appoggia all'argomentazione biologica).
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Io persisto con il mio argomento, ritenendo non inconsistenti, ma futili tutti gli altri.
La libertà individuale è il fulcro del ragionamento. Ora, una volta posto il principio per cui ogni individuo è libero di fare qualunque cosa non leda l'alrui libertà, ecco che si passa all'aborto. Il feto non è un individuo. Non possiede le capacità fisiche e mentali per esserlo. Risulta, a tutti gli effetti, un parassita della donna. Senza di essa non sopravvive, non può prendere scelte, si limita ad accrescersi sfruttando un altro organismo. Basandosi su questo, che è incontrovertibile, si può notare come sia difficile difendere il diritto di liberà dell'embrione, di porlo al di sopra di quello dell'essere che, a tutti gli effetti, possiede il proprio corpo. Ponendo il divieto di aborto, o ostacolando in un qualsiasi modo la procedura, non si fa altro che porre la propria libertà oltre quella della madre, assumendosi dunque il diritto di decidere del suo corpo. Ora, chiedo a voi, vi sentite davvero in grado di ordinare agli altri cosa fare del proprio corpo?
La libertà dell'embrione è forzatamente subordinata a quella della madre. Se essa non lo vuole, è sacrosanto che quello sparisca dal suo corpo. Se esistesse un qualche fantomatica tecnologia che permettesse poi la crescita esterna della blastula, della gastrula, o di uno qualunque degli stati in cui quelle cellula si trovano, si potrebbe benissimo fare a meno di ucciderle, se vi fosse qualcuno con la volontà di prendersene cura.
Al di sopra di tutto, dunque, sta la decisione della donna di accollarsi o meno il peso colossale di una gravidanza. Nè il padre nè nessun altro possono arrogarsi il diritto di dirle che quella cosa non può uscire da lei. Se lo desidera, va tolta. E' questa la base. Che poi quelle cellule vivano o meno, questo passa in secondo piano, e diventa una mera questione scientifica del se e come farle sopravvivere (paradossalmente la ricerca sugli embrioni ostacolata dalla chiesa potrebbe permettere di farlo). Dunque, per chiunque voglia imporre il diviete di aborto, o sia fermamente intenzionato a rendere il processo il più difficoltoso possibile (perché va sempre ricordato che è assai differente essere contrari all'aborto e voler imporre questo parere agli altri), dico: stimolate la ricerca, fate in modo che gli embrioni espiantati possano vivere, e fateveli impiantare.
Personalmente, non sono nè pro nè contro l'aborto, ma difendo gli abortisti per un semplice motivo: la loro posizione difende una libera scelta, senza forzare una donna ad abortire. L'altra fazione, quella votata ad imporre il diviete, non può trovare il mio appoggio. Mi spiace, ma non riesco davvero a porre la libertà di una donna al di sotto di quella della creatura totalmente dipendente dal suo corpo.
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