Missione
Un vecchio guerriero dai lunghi capelli bianchi e candidi osservava con i suoi penetranti occhi neri le rovine di quella che un tempo era Satan city. Della meravigliosa città non era rimasto praticamente nulla ad eccezzione di qualche sporadico edificio che spezzava la monotonia di quella specie di deserto.
"Sono arrivato troppo tardi..." sospirò l'uomo, asciugandosi il sudore dalla fronte nera poi iniziò lentamente a camminare aiutandosi con un antico bastone di legno di ebano.
Attraversando le vie della città il suo cuore si riempiva sempre più di tristezza e i suoi occhi di lacrime. Quante vite erano state spezzate durante la sua assenza! Quanto sangue era stato versato in quel luogo! Quante madri avevano pianto la morte dei loro figli! E la colpa era sua, lo sapeva. Se fosse rimasto in attesa ancora qualche anno, se solo i dubbi non avessero iniziato ad invadergli la mente nessuna di quelle disgrazie sarebbe mai accaduta! Ora era tornato....ma era troppo tardi...aveva fallito la sua missione...
Provava un disgusto profondo verso se stesso: una sola cosa gli era stata chiesta, un'unica missione gli era stata affidata ed era stato persino in grado di fallirla! Era inutile...lui non era Goku, non assomigliava minimamente al suo vecchio maestro...non era un eroe...
Gli ritornò alla mente il giorno in cui aveva accettato di compiere quella missione disperata...Kaioshin era sceso sulla terra dopo due anni dalla scomparsa di Goku e aveva chiesto di poter parlare con lui in privato. Il guerriero aveva accettato e con un certo timore riverenziale si era allontanato con quell'essere superiore per sentire cosa avesse da dirgli. Kaioshin gli aveva rivelato che un grande pericolo minacciava la terra e che avrebbe potuto manifestarsi da un momento all'altro pronto a seminare caos e distruzione. Per poterlo scongiurare era necessario designare l'Eletto ovvero un guerriero che si sarebbbe incaricato di scongiurare il pericolo quando si sarebbe manifestato.
Per svolgere al meglio il suo compito l'eletto sarebbe dovuto restare in attesa nel posto in cui il pericolo si sarebbe manifestato per tutta la vita senza mai allontanarsene. Il guerriero trovava tutta quella storia molto interessante ma non riusciva a capire cosa c'entrasse lui così lo chiese direttamente a Kaioshin. L'essere superiore rispose che secondo lui il guerriero sarebbe stato perfetto per diventare l'eletto visto il suo carattere serio e affidabile, ovviamente non era obbligato ad accettare avrebbe anche potuto declinare l'offerta. Invece il guerriero accettò e firmò un'antica pergamena diventando ufficialmente l'eletto.
Negli anni successivi il guerriero non si mosse mai da Satan city dove continuò ad allenarsi in attessa del pericolo da debellare che secondo quanto detto da Kaioshin sarebbe stato rappresentato da un essere demoniaco.
Gli anni passavano ma del demone non c'era la minima traccia. Il guerriero iniziava ad essere divorato dai dubbi: e se Kaioshin si fosse sbagliato? E se il mostro non fosse destinato ad arrivare sulla Terra? E se Satan city fosse il luogo sbagliato dove attenderlo?
Quando il guerriero raggiunse i sessant'anni decise di allontanarsi dal luogo che gli era stato affidato e iniziò a cercare il demone per tutto il mondo. Ed ora, dopo cinque anni di ricerca infruttuosa, era tornato a Satan city solo per scoprire che la sua missione era miseramente fallita. Quando si imbattè nel corpo senza vita del sui amico Gohan cadde a terra in ginocchio e scoppiò in lacrime: era colpa sua, era tutta colpa sua! Rimase così per un tempo incalcolabile piangendo ogni singola lacrima che aveva in corpo. All'improvviso un rumore di passi lo riscosse e alzando lo sguardo vide un essere demoniaco alto e longilineo dal corpo nero e nerboruto. Aveva gli occhi rossi, due enormi ali da pipistrello e degli artigli lunghi più di quindici centimetri da cui colavano copiose delle gocce di sangue appartenente all'ultima vittima del demone.
"E così sei tu l'essere di cui mi aveva parlato Kaioshin" disse il guerriero rialzandosi.
"E tu chi saresti, vecchio?" chiese il demone con voce cavernosa.
"Io sono Ub, l'Eletto, colui che ti sconfiggerà!"
Il guerriero fissava l'avversario con sguardo determinato: la sua missione era fallita, non era riuscito a difendere la Terra e per rimediare almeno in parte a questo era suo compito distruggere quel mostro.
"Dubito che tu sia in grado di sconfiggere me, il grande Yeran!"
"Lo vedremo!" esclamò Ub poi partì all'attacco, zoppicando leggermente.
"Non ti reggi nemmeno in piedi e pensi di potermi battere? Ho solo una parola per te: illuso!"
Appena il guerriero provò a colpire Yeran con un pugno il demone bloccò il suo attacco e gli tranciò un braccio con i suoi artigli. Ub gemette di dolore e osservando il moncherino sanguinante provò una rabbia immensa che provvedè subito a scaricare su Yeran colpendolo con tutte le sue tecniche migliori. Il demone si ritrovò ben presto in balia dell'avversario e non potè far altro che subire per parecchi minuti prima di reagire trapassando da parte a parte il corpo del guerriero con i suoi artigli. Ub emise un urlo di dolore: ormai la sua morte era imminente....
- Non morirò prima di averlo ucciso!- pensò con disperazione Ub poi caricò l'aura al massimo e si preparò a scagliare una Kamehameha ad una sola mano..
Yeran provò un'improvvisa paura per quello che stava per succedere e tentò di staccare il braccio dal corpo di Ub per poter scappare ma non ci riuscì perchè il guerriero aveva contratto i muscoli addominali imprigionando il braccio del demone.
"Questa è la tua fine, Yeran!" urlò Ub poi scagliò dalla mano destra una devastante Kamehameha in cui ripose tutte le sue forze e le sue speranze...
Il demone venne colpito in pieno e finì completamente polverizzato. L'Eletto cadde a terra privo di forze e ansimando assaporò il sapore della vittoria.
"Sei stato molto bravo, Ub" disse una voce familare.
Il guerriero voltò la testa e vide Goku, il suo vecchio maestro che lo fissava sorridendo.
"Goku...sono contento di poterti rivedere un ultima volta prima di morire" mormorò il vecchio terrestre.
"No, mio caro amico, non morirai"
"Cosa dici Goku? Ormai sono arrivato al capolinea...inoltre la morte è quello che merito per aver fallito la mia missione"
"Non hai fallito la missione, hai fatto esattamente ciò che dovevi: uccidere Yeran"
"Ma ho lasciato morire moltissima gente mentre avrei dovuto proteggerla!" protestò Ub.
"A questo si può porre rimedio. Ho una proposta da farti: se ti aiuto a completare con successo la tua missione sei disposto a venire con me ad allenarti?"
"Penso di sì...se sopravviverò abbastanza per farlo"
"Molto bene...adesso lascia fare tutto a me"
Goku tirò fuori dalla tunica da combattimento le sette sfere del drago e le posò a terra.
"Compari drago Shenron!"
Dopo queste parole il cielo si oscurò e un enorme drago verde apparve davanti ai due guerrieri.
"Oh grande drago Shenron, ti prego esaudisci i miei desideri!" disse il sayan con tono solenne.
"Certo, sono qui per questo"
"Allora ti prego riporta in vita tutte le persone uccise dal demone Yeran!"
"Nessun problema"
All'improvviso tutti i corpi esanimi che giacevano per Satan city si rianimarono e si guardarono intorno spaesati, chiedendosi cosa fosse successo.
"E ora il mio secondo desiderio: guarisci Ub da tutte le ferite!"
"D'accordo"
Tutte le ferite presenti sul corpo del guerriero si rimarginarono e il braccio mozzato ritornò al suo posto.
"Ecco il mio terzo e ultimo desiderio: conduci me e Ub in un posto in cui possiamo allenarci indisturbati per molto tempo!"
"Niente di più semplice"
"Allora Ub sei pronto?" chiese Goku.
"Lo sono sempre stato e ora che la mia missione è completa lo sono più che mai!" esclamò Ub felice come non lo era mai stato in tutti quegli orribili anni di attesa.
Un vecchio guerriero dai lunghi capelli bianchi e candidi osservava con i suoi penetranti occhi neri le rovine di quella che un tempo era Satan city. Della meravigliosa città non era rimasto praticamente nulla ad eccezzione di qualche sporadico edificio che spezzava la monotonia di quella specie di deserto.
"Sono arrivato troppo tardi..." sospirò l'uomo, asciugandosi il sudore dalla fronte nera poi iniziò lentamente a camminare aiutandosi con un antico bastone di legno di ebano.
Attraversando le vie della città il suo cuore si riempiva sempre più di tristezza e i suoi occhi di lacrime. Quante vite erano state spezzate durante la sua assenza! Quanto sangue era stato versato in quel luogo! Quante madri avevano pianto la morte dei loro figli! E la colpa era sua, lo sapeva. Se fosse rimasto in attesa ancora qualche anno, se solo i dubbi non avessero iniziato ad invadergli la mente nessuna di quelle disgrazie sarebbe mai accaduta! Ora era tornato....ma era troppo tardi...aveva fallito la sua missione...
Provava un disgusto profondo verso se stesso: una sola cosa gli era stata chiesta, un'unica missione gli era stata affidata ed era stato persino in grado di fallirla! Era inutile...lui non era Goku, non assomigliava minimamente al suo vecchio maestro...non era un eroe...
Gli ritornò alla mente il giorno in cui aveva accettato di compiere quella missione disperata...Kaioshin era sceso sulla terra dopo due anni dalla scomparsa di Goku e aveva chiesto di poter parlare con lui in privato. Il guerriero aveva accettato e con un certo timore riverenziale si era allontanato con quell'essere superiore per sentire cosa avesse da dirgli. Kaioshin gli aveva rivelato che un grande pericolo minacciava la terra e che avrebbe potuto manifestarsi da un momento all'altro pronto a seminare caos e distruzione. Per poterlo scongiurare era necessario designare l'Eletto ovvero un guerriero che si sarebbbe incaricato di scongiurare il pericolo quando si sarebbe manifestato.
Per svolgere al meglio il suo compito l'eletto sarebbe dovuto restare in attesa nel posto in cui il pericolo si sarebbe manifestato per tutta la vita senza mai allontanarsene. Il guerriero trovava tutta quella storia molto interessante ma non riusciva a capire cosa c'entrasse lui così lo chiese direttamente a Kaioshin. L'essere superiore rispose che secondo lui il guerriero sarebbe stato perfetto per diventare l'eletto visto il suo carattere serio e affidabile, ovviamente non era obbligato ad accettare avrebbe anche potuto declinare l'offerta. Invece il guerriero accettò e firmò un'antica pergamena diventando ufficialmente l'eletto.
Negli anni successivi il guerriero non si mosse mai da Satan city dove continuò ad allenarsi in attessa del pericolo da debellare che secondo quanto detto da Kaioshin sarebbe stato rappresentato da un essere demoniaco.
Gli anni passavano ma del demone non c'era la minima traccia. Il guerriero iniziava ad essere divorato dai dubbi: e se Kaioshin si fosse sbagliato? E se il mostro non fosse destinato ad arrivare sulla Terra? E se Satan city fosse il luogo sbagliato dove attenderlo?
Quando il guerriero raggiunse i sessant'anni decise di allontanarsi dal luogo che gli era stato affidato e iniziò a cercare il demone per tutto il mondo. Ed ora, dopo cinque anni di ricerca infruttuosa, era tornato a Satan city solo per scoprire che la sua missione era miseramente fallita. Quando si imbattè nel corpo senza vita del sui amico Gohan cadde a terra in ginocchio e scoppiò in lacrime: era colpa sua, era tutta colpa sua! Rimase così per un tempo incalcolabile piangendo ogni singola lacrima che aveva in corpo. All'improvviso un rumore di passi lo riscosse e alzando lo sguardo vide un essere demoniaco alto e longilineo dal corpo nero e nerboruto. Aveva gli occhi rossi, due enormi ali da pipistrello e degli artigli lunghi più di quindici centimetri da cui colavano copiose delle gocce di sangue appartenente all'ultima vittima del demone.
"E così sei tu l'essere di cui mi aveva parlato Kaioshin" disse il guerriero rialzandosi.
"E tu chi saresti, vecchio?" chiese il demone con voce cavernosa.
"Io sono Ub, l'Eletto, colui che ti sconfiggerà!"
Il guerriero fissava l'avversario con sguardo determinato: la sua missione era fallita, non era riuscito a difendere la Terra e per rimediare almeno in parte a questo era suo compito distruggere quel mostro.
"Dubito che tu sia in grado di sconfiggere me, il grande Yeran!"
"Lo vedremo!" esclamò Ub poi partì all'attacco, zoppicando leggermente.
"Non ti reggi nemmeno in piedi e pensi di potermi battere? Ho solo una parola per te: illuso!"
Appena il guerriero provò a colpire Yeran con un pugno il demone bloccò il suo attacco e gli tranciò un braccio con i suoi artigli. Ub gemette di dolore e osservando il moncherino sanguinante provò una rabbia immensa che provvedè subito a scaricare su Yeran colpendolo con tutte le sue tecniche migliori. Il demone si ritrovò ben presto in balia dell'avversario e non potè far altro che subire per parecchi minuti prima di reagire trapassando da parte a parte il corpo del guerriero con i suoi artigli. Ub emise un urlo di dolore: ormai la sua morte era imminente....
- Non morirò prima di averlo ucciso!- pensò con disperazione Ub poi caricò l'aura al massimo e si preparò a scagliare una Kamehameha ad una sola mano..
Yeran provò un'improvvisa paura per quello che stava per succedere e tentò di staccare il braccio dal corpo di Ub per poter scappare ma non ci riuscì perchè il guerriero aveva contratto i muscoli addominali imprigionando il braccio del demone.
"Questa è la tua fine, Yeran!" urlò Ub poi scagliò dalla mano destra una devastante Kamehameha in cui ripose tutte le sue forze e le sue speranze...
Il demone venne colpito in pieno e finì completamente polverizzato. L'Eletto cadde a terra privo di forze e ansimando assaporò il sapore della vittoria.
"Sei stato molto bravo, Ub" disse una voce familare.
Il guerriero voltò la testa e vide Goku, il suo vecchio maestro che lo fissava sorridendo.
"Goku...sono contento di poterti rivedere un ultima volta prima di morire" mormorò il vecchio terrestre.
"No, mio caro amico, non morirai"
"Cosa dici Goku? Ormai sono arrivato al capolinea...inoltre la morte è quello che merito per aver fallito la mia missione"
"Non hai fallito la missione, hai fatto esattamente ciò che dovevi: uccidere Yeran"
"Ma ho lasciato morire moltissima gente mentre avrei dovuto proteggerla!" protestò Ub.
"A questo si può porre rimedio. Ho una proposta da farti: se ti aiuto a completare con successo la tua missione sei disposto a venire con me ad allenarti?"
"Penso di sì...se sopravviverò abbastanza per farlo"
"Molto bene...adesso lascia fare tutto a me"
Goku tirò fuori dalla tunica da combattimento le sette sfere del drago e le posò a terra.
"Compari drago Shenron!"
Dopo queste parole il cielo si oscurò e un enorme drago verde apparve davanti ai due guerrieri.
"Oh grande drago Shenron, ti prego esaudisci i miei desideri!" disse il sayan con tono solenne.
"Certo, sono qui per questo"
"Allora ti prego riporta in vita tutte le persone uccise dal demone Yeran!"
"Nessun problema"
All'improvviso tutti i corpi esanimi che giacevano per Satan city si rianimarono e si guardarono intorno spaesati, chiedendosi cosa fosse successo.
"E ora il mio secondo desiderio: guarisci Ub da tutte le ferite!"
"D'accordo"
Tutte le ferite presenti sul corpo del guerriero si rimarginarono e il braccio mozzato ritornò al suo posto.
"Ecco il mio terzo e ultimo desiderio: conduci me e Ub in un posto in cui possiamo allenarci indisturbati per molto tempo!"
"Niente di più semplice"
"Allora Ub sei pronto?" chiese Goku.
"Lo sono sempre stato e ora che la mia missione è completa lo sono più che mai!" esclamò Ub felice come non lo era mai stato in tutti quegli orribili anni di attesa.
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