E' un discorso un po' fine a se stesso quello del "con qualche vittoria in più invece dei pareggi, eravamo primi". Innanzitutto perchè il calcio non è fatto da macchine nè è pura matematica; in secondo luogo perchè non è un caso che abbiamo fatto tanti pareggi come non è un caso che non abbiamo mai perso: questa è una squadra che solo per 30 minuti con il Milan è andata sotto dal punto di vista del dominio sul campo, ciò vuol dire che ha uno stradominio tattico-fisico indiscusso, a cui però mancano le giocate singole che risolvono le partite bloccate o le chiudono. Ciò appunto si traduce in una continuità paurosa, a cui però mancano i guizzi che ci permettono di staccare tutte le altre.
Io mi rammarico solo di quei pareggi in cui, ai punti, con maggiore precisione e con qualche decisione più serena degli arbitri, avremmo potuto e dovuto vincere tranquillamente (penso ai pareggi all'andata con Bologna e Genoa, con Cagliari, Siena e Parma). E non per una questione di essere primi o cosa, ma solo perchè quello che si semina, va raccolto. Ricordiamoci come eravamo all'inizio, quali erano le prospettive: all'epoca, chi non avrebbe firmato per una posizione del genere a questo punto del calendario?
Poi è anche ovvio che l'appetito vien mangiando, e vincere fa parte del nostro dna e della nostra storia, dunque comprendo anche la delusione del momento.
Io mi rammarico solo di quei pareggi in cui, ai punti, con maggiore precisione e con qualche decisione più serena degli arbitri, avremmo potuto e dovuto vincere tranquillamente (penso ai pareggi all'andata con Bologna e Genoa, con Cagliari, Siena e Parma). E non per una questione di essere primi o cosa, ma solo perchè quello che si semina, va raccolto. Ricordiamoci come eravamo all'inizio, quali erano le prospettive: all'epoca, chi non avrebbe firmato per una posizione del genere a questo punto del calendario?
Poi è anche ovvio che l'appetito vien mangiando, e vincere fa parte del nostro dna e della nostra storia, dunque comprendo anche la delusione del momento.
Comment